Dimentica il mio nome - Zerocalcare {Recensione no-spoiler}

Buongiorno a tutti lettori,
bentornati sul blog! Oggi parliamo di un genere diverso dal solito: quello dei fumetti. Come vi ho già detto in altre occasioni, non ho una grande esperienza sull'argomento, però qualche mese fa mi sono avvicinata un pochino a questo mondo grazie ad un autore che mi ha conquistata fin dalla prima lettura: Zerocalcare.
Qui infatti potete trovare la recensione di Un polpo alla gola, che mi ha permesso di scoprirlo e che mi ha fatta innamorare.
Mi ero ripromessa di recuperare pian piano gli altri titoli, chiedendo consiglio anche a voi, e così sto facendo: ad Ottobre infatti, ho letto Dimentica il mio nome.
Sì, lo so che avevo detto che sarei andata in ordine cronologico, ma ormai ho definitivamente abbandonato le speranze: Zerocalcare è troppo richiesto e in biblioteca è difficilissimo riuscire a trovare un suo fumetto disponibile!
Comunque dicevamo: Dimentica il mio nome. Zerocalcare non si smentisce e mi è piaciuto molto, ma vi dirò una cosa: si è rivelato abbastanza diverso da quello che mi aspettavo.

Dimentica il mio nome Zerocalcare recensione felice con un libro

Titolo: Dimentica il mio nome
Autore: Zerocalcare
Editore: Bao Publishing
Data pubblicazione: 2014
Pagine: 236

Dimentica il mio nome, nelle sue prime pagine, racconta un evento molto triste nella vita del protagonista Zero: la morte di sua nonna.
Da questo episodio si delinea la storia di tutto il fumetto, che è quella, appunto, di Mamie, la nonna di origini francesi con un passato molto misterioso. Un passato che sta per ripresentarsi, portando con se infiniti ricordi..

Quando ho iniziato a leggere questo libro, non avevo idea della sua trama, quindi potete facilmente comprendere come mai si sia rivelata una lettura diversa da quella che mi aspettavo.
Se Un polpo alla gola mi aveva conquistata con la sua spensieratezza e ironia, Dimentica il mio nome mi ha spiazzata e commossa.

Zerocalcare apre questo suo fumetto parlando di lutto, del dolore di una perdita.
E lo fa anche con ironia, sì, ma un'ironia delicata, che rispetta la sensibilità del lettore, che fa sorridere e commuove al tempo stesso.

 

Con le sue battute e le sue gaffe, Zero ci parla di qualcosa di importante: della paura della morte e del disagio che essa suscita nelle persone. E ancora una volta, ci racconta la verità: che va bene soffrire e sentirsi spaesati, che quel senso di impotenza è normale, che la morte fa paura a tutti, anche se nessuno lo ammette.

Ed è impossibile non sentirsi in empatia con Zero, impossibile non sentirsi confortati dalle sue parole.
Ho ritrovato quindi, in questo fumetto, quello che più mi piace di Zerocalcare: la sua sincerità senza filtri, la sua capacità di farti sentire meno solo, di farti realizzare che siamo tutti imperfetti, e che va bene così.
Ma ho trovato anche una profondità maggiore, e un tocco di tristezza e malinconia che non mi aspettavo, e che accompagnano tutta la lettura.

Non pensate comunque, che il fumetto sia tutto qui, anzi, questo è solo l'inizio della storia.
Anche stavolta infatti c'è un grande mistero da risolvere, che ruota attorno alla vita di Mamie e alle avventure che ha vissuto.

Attraverso i suoi ricordi, Zero cerca di ricostruire la storia di sua nonna, dall'infanzia in avanti, ma si rende conto che ci sono dei vuoti, delle informazioni mancanti. Inizia così ad indagare per riempire questi buchi e scoprire le origini della sua famiglia.

Zerocalcare, mescolando elementi autobiografici e non, ci parla dell'importanza e della potenza dei ricordi, ci mostra che ciò che conta non è il nome di una persona, ma la sua identità, intesa come identità interiore, come l'insieme di ciò che ha vissuto, delle persone che ha conosciuto, delle idee che ha difeso e dei pensieri che ha tenuto per se. Tutti hanno una storia da raccontare, tutti hanno un segreto da svelare.
Nel raccontarci tutto questo, attraverso la storia di Mamie, l'autore fa uso del soprannaturale, che stavolta è molto più presente e contribuisce a creare suspense e mistero.



Sarete conquistati da Mamie, dalla sua vita e dalle sue idee, dal suo coraggio e dalla sua dolcezza. 

Un'ultima cosa che ho notato in questo libro, sono le tavole, che a parer mio sono molto belle e più d'impatto rispetto a quelle di Un polpo alla gola.

Bravo Zerocalcare.

VOTO: 🌞🌞🌞🌞
4

Quattro stelline non perché non mi sia piaciuto, ma semplicemente perché avevo voglia di ridere e mi sono ritrovata a commuovermi! E, unico piccolo appunto che posso fare, forse avrei preferito meno elementi fantasy nella trama.

Penso comunque che sia un bellissimo fumetto e sono ancora convintissima di leggermeli tutti!

Quale titolo mi consigliate stavolta?

Un bacione,
Silvia 💗

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